L’Azienda USL di Bologna a partire del mese di maggio, promuove la campagna di informazione e prevenzione contro la Leishmaniosi, una grave malattia parassitaria trasmessa dalla puntura di un insetto chiamato flebotomo (o pappatacio). La malattia può colpire sia gli esseri umani che i cani, con conseguenze anche molto gravi se non diagnosticata e trattata in tempo. L’iniziativa, rivolta a tutta la cittadinanza e in particolare ai proprietari di animali, viene realizzata con il supporto dei servizi veterinari territoriali, con l’obiettivo di informare e promuovere buone pratiche di prevenzione durante i mesi più caldi, da maggio a ottobre, periodo di massima attività dei pappataci.
La Leishmaniosi è causata dal parassita Leishmania infantum, che viene introdotto nel sangue attraverso la puntura di un flebotomo infetto. I flebotomi sono insetti molto piccoli (2-4 mm), attivi soprattutto al tramonto e di notte, nelle zone collinari e pedecollinari. Solo le femmine pungono per nutrirsi di sangue, completando così il proprio ciclo vitale. A differenza delle zanzare, non necessitano di ristagni d’acqua per riprodursi, rendendo più complesso il loro controllo ambientale.
Nei cani, la Leishmaniosi si manifesta con sintomi progressivi e cronici: perdita di peso, pelo opaco, ingrossamento dei linfonodi, lesioni cutanee e, nei casi più gravi, insufficienza renale. A differenza dell’uomo, un cane infetto non guarisce mai completamente. Tuttavia, grazie a una terapia appropriata, è possibile tenere sotto controllo i sintomi e consentire all’animale una vita normale. Inoltre, il trattamento riduce significativamente le possibilità che il cane infetto, attraverso la puntura dei flebotomi, possa contribuire alla diffusione della malattia ad altri cani o all’uomo.
Negli esseri umani, invece, la malattia si manifesta più raramente, ma può assumere forme cutanee, muco-cutanee o viscerali. Le prime due sono più lievi e spesso guariscono anche senza trattamento, ma possono lasciare cicatrici. La forma viscerale è più grave e, se non diagnosticata può essere fatale, soprattutto in soggetti immunodepressi o con sistema immunitario immaturo (bambini piccoli, anziani, pazienti affetti da HIV).
È importante sottolineare che la Leishmaniosi non si trasmette direttamente da cane a uomo o viceversa, ma esclusivamente attraverso la puntura di un flebotomo infetto. La prevenzione si basa quindi sull’uso costante di repellenti specifici per animali e persone, sulla protezione degli ambienti interni e su controlli veterinari regolari.